Giulia Bertoluzzi

    giulia bertoluzziInchiesta Una Storia Sommersa – finalista della Terza Edizione 2013 del Premio Roberto Morrione


    Laureata in Lettere all’Università di Bologna e in Studi europei all’Université Libre de Bruxelles, Giulia Bertoluzzi si è interessata al Medio Oriente durante la stesura della tesi di master. Dopo diverse esperienze lavorative si è trasferita in Egitto nel 2012 per osservare gli eventi della rivoluzione egiziana. 

    Assieme ad un gruppo di giovani giornalisti freelance affiatati e pieni di risorse, ha fondato un primo collettivo giornalistico, Zeernews assieme a Alessandro Accorsi, Costanza Spocci, Giovanni Piazzese, Sergi Cabeza e Max Siegelbaum, che tentava di ridimensionare in chiave multi-mediatica e contemporanea il mestiere del reporter. 

    Portare storie ‘sommerse’ a galla è stato uno dei principi fondanti di Zeer. Cercando di allontanarsi dall’ovvio e animando invece nuovi interrogativi e riflessioni attorno a tematiche che, alla luce degli eventi recenti, ci toccano sempre più da vicino. 

    “Una storia sommersa”, finalista al Premio Morrione nel 2013, è stato il primo documentario d’inchiesta realizzato. Inchiesta che tenta di mettere in luce l’intricarsi di diversi traffici in momenti di crisi politiche e vuoti di potere. 

    Dopo due anni e mezzo al Cairo, fonda un nuovo collettivo, assieme alle giornaliste Costanza Spocci e Eleonora Vio, Nawart Press con cui ha realizzato il progetto giornalistico e documentaristico The Railway Diaries, un viaggio che ripercorre i flussi migratori controcorrente, dall’Italia fino all’Asia Centrale passando per Balcani, Grecia, Turchia, Iraq, Iran, Kazakhstan e Kyrgyzstan, per raccontare attraverso soli volti femminili 7 paesi nel cuore dei conflitti contemporanei. 

    Continua a lavorare con Nawart Press in Medio Oriente e Nord Africa.


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