#FreeGabriele la mobilitazione per chiedere la liberazione del giornalista detenuto in Turchia

Da 10 giorni Gabriele Del Grande, giornalista e documentarista, è detenuto in Turchia.

E’ stato fermato dalle autorità turche nella regione di Hatay il 9 aprile scorso mentre stava lavorando al suo libro “Un partigiano mi disse”, dopo il grande successo internazionale di “Io sto con la sposa”.

È di ieri la telefonata ai familiari nella quale Gabriele Del Grande ha detto:

Sto parlando con quattro poliziotti che mi guardano e ascoltano. Mi hanno fermato al confine, e dopo avermi tenuto nel centro di identificazione e di espulsione di Hatay, sono stato trasferito a Mugla, sempre in un centro di identificazione ed espulsione, in isolamento. I miei documenti sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato, né mi è dato sapere quando finirà questo fermo. Sto bene, non mi è stato torto un capello ma non posso telefonare, hanno sequestrato il mio telefono e le mie cose, sebbene non mi venga contestato nessun reato. La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito ripetuti interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta. Non mi è stato detto che le autorità italiane volevano mettersi in contatto con me. Da stasera entrerò in sciopero della fame e invito tutti a mobilitarsi per chiedere che vengano rispettati i miei diritti.

Questa è stata la prima telefonata concessa da quando è stato fermato dalle autorità turche. Era in Turchia dal giorno 7 Aprile.

Due le iniziative in programma: la prima domani 20 aprile ore 18 a Milano nell’area pedonale tra Largo Cairoli e Piazza Castello e gli organizzatori invitano a portare una candela “per illuminare simbolicamente la ricerca della verità e del giornalismo d’inchiesta”; la seconda, alla quale l’associazione Amici di Roberto Morrione ha aderito, il 2 maggio a Roma davanti a Montecitorio, promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, UsigRai, Articolo 21, Ordine dei giornalisti del Lazio, Pressing NoBavaglio.

Si stanno moltiplicando le iniziative: per l’elenco completo consultate la pagina facebook di IO STO CON LA SPOSA.

Il 2 maggio saremo alla vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa e durante la manifestazione  oltre a chiedere la liberazione di Gabriele Del Grande (che gli organizzatori, con un appello pubblicato oggi al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al Ministro Alfano auspiano sia già stato liberato) saranno letti i nomi dei giornalisti, turchi e non solo, attualmente in carcere in Turchia.

Amnesty International, che aderisce alla manifestazione del 2 maggio a Roma,  ha rilanciato in questi giorni l’appello sulla libertà di informazione in Turchia.

Su Change.org è possibile firmare la petizione diretta al Ministro degli Esteri Alfano.

 

Su twitter l’appello viaggia con due hastag: #freeGabriele e #iostoconGabriele