I tutor della sesta edizione. Intervista a Maurizio Torrealta

Maurizio Torrealta sarà tutor giornalistico della sesta edizione e affiancherà i finalisti nella realizzazione della loro inchiesta. Maurizio Torrealta ha già ricoperto questa carica in due edizioni del nostro premio

  • Perché hai accettato il ruolo di tutor del Premio Morrione? Che cosa significa per te?

Fare il tutor per il premio Morrione così come insegnare  alla scuola di Giornalismo della Fondazione Basso dove lavoro  oramai  da più di dodici anni, per me significa  rendere agli altri quello che la  vita mi ha dato. E’ una storia molto personale, io sono  nato assieme a mio gemello Luca, nostro padre era un giornalista e sia io che Luca  abbiamo fato questo mestiere, Luca faceva il corrispondente per il Manifesto da Bologna. Nel 1992 morì per un attacco di epilessia e proprio nello stesso anno io  riuscì a farmi assumere al Tg3  dopo sei anni di collaborazione con Michele Santoro. Ho sempre pensato che la fortuna che ho avuto io  dovessi  cercare di renderla anche ad altri.

  • Cosa ti aspetti dal giovane under 31 che seguirai nella realizzazione della inchiesta?

Dai partecipanti al premio mi aspetto passione per questo lavoro, coraggio per affrontare temi difficili, energia e trasparenza nel fare il loro lavoro.

  • Quando hai capito che la tua professione sarebbe stata quella giornalistica?

Quando io e mio fratello andammo a visitare la rotativa del giornale dove lavorava nostro padre e ci facemmo  stampare  i nostri nomi in caratteri di  piombo.

  • Cosa consiglieresti a chi sta in questo momento scrivendo il progetto di inchiesta per il nuovo bando?

Di ragionare in modo autonomo con coraggio e fantasia , di non imitare progetti di altri e di non essere retorico.


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*Intervista a cura di Alessandra Tarquini