Le altre case di Bologna: online il webdoc vincitore

Finalmente online  “Le altre case di Bologna” , il webdoc d’inchiesta nato da un’idea di Sara Del Dot, Stefania Pianu e Sara Stradiotti. Ha vinto la quinta edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo.

Tema dell’inchiesta è l’emergenza abitativa nel Comune di Bologna, in cui solo nel 2015 sono stati eseguiti 1081 sfratti (in media 3 al giorno), e l’obiettivo è raccontare i principali aspetti e le complessità che caratterizzano questo fenomeno in continua evoluzione, trattato solo parzialmente dai media tradizionali. L’inchiesta prende in considerazione ogni aspetto di questa problematica sociale ed economica, interpellando in prima persona chi si è trovato senza casa, chi deve affrontare la possibilità di perderla, chi da anni è attivo nella lotta per il diritto all’abitare, esponenti delle istituzioni e delle forze dell’ordine.

IL WEBDOC D’INCHIESTA è ONLINE SU WWW.LEALTRECASEDIBO.IT

L’inchiesta evidenzia un contesto fortemente cambiato in seguito alla crisi economica e mostra come ad oggi le difficoltà abitative non siano più considerabili in un’ottica di eccezionalità, in quanto fanno ormai parte della quotidianità di migliaia di persone. Emerge quindi la necessità di progetti a lungo termine, che siano strutturati tramite il coordinamento tra Pubbliche Amministrazioni, Enti pubblici economici come l’Azienda Casa EmiliaRomagna, e tutte le realtà del terzo settore coinvolte. L’inchiesta affronta anche il delicato tema delle occupazioni abusive di edifici pubblici vuoti e, pur rilevandone la condizione di formale illegalità, mostra come il più delle volte in questi spazi occupati ci siano persone in reale difficoltà e senza alternative concrete. Alternative che, spesso, arrivano da realtà autonome e indipendenti che mirano a una maggiore equità sociale incentivando azioni di solidarietà, accoglienza e collaborazione.

La scelta espressiva del webdoc ha permesso alle autrici di sperimentare diversi linguaggi digitali ed esporre l’argomento in tutte le sue sfaccettature. L’idea si è in effetti rivelata vincente soprattutto perché l’ammontare di dati e informazioni raccolti richiede espedienti comunicativi che alleggeriscano la fruizione da parte degli utenti. Così, nel corso della navigazione è possibile trovare parti testuali, fotografie, video, illustrazioni, gif e infografiche, realizzati con la collaborazione di giovani professionisti senza i quali il risultato non sarebbe stato lo stesso. In particolare hanno collaborato Federico Ermini, Gabriele Pasca e Danilo Cariati per riprese e montaggio, Riccardo Venanzi e Domenico Scotece per la programmazione web, Debora Guidi per le illustrazioni e Luca Pandolfo (in arte Huli) per le musiche.

La sua realizzazione ha richiesto 7 mesi di lavoro, da marzo a settembre 2016, ragion per cui gli avvenimenti e i dati riportati si focalizzano prevalentemente su quel periodo di tempo, con l’aggiunta ex post di eventuali aggiornamenti.

Promosso dall’Associazione Amici di Roberto Morrione, il premio da anni incentiva la realizzazione di progetti d’inchiesta di autori under 31. La giuria ogni anno sceglie quattro progetti finalisti ai quali viene assegnato un contributo in denaro. Nei mesi di produzione dell’inchiesta, inoltre, gli autori vengono affiancati da un pool di tutor. Nel caso de Le altre case di Bologna Valerio Cataldi, giornalista del TG2, è stato il tutor giornalistico, l’avvocato Giulio Vasaturo è stato il tutor legale, Francesco Cavalli il tutor tecnico audio/video e Stefano Lamorgese il tutor tecnico webdoc.