Matti per sempre: inizio dell’inchiesta e del viaggio nel mondo della salute mentale

di Maria Gabriella Lanza e Daniela Sala*

“Giorno dopo giorno, anno dopo anno, passo dopo passo, disperatamente trovammo la maniera di portare chi stava dentro fuori e chi stava fuori dentro”. Così scriveva lo psichiatra Franco Basaglia nel 1979, all’indomani dell’approvazione della legge 180 che ha portato alla chiusura dei manicomi. Oggi, a distanza di quasi 40 anni, sono le sue parole a guidarci nel viaggio che abbiamo appena intrapreso nel mondo della salute mentale.

Il nostro lavoro è cominciato nell’ex manicomio di Santa Maria Pietà di Roma, il più grande d’Europa. Per noi è un luogo importante: l’idea di realizzare questo web doc ha preso forma tra i viali del parco che circonda la struttura, tra gli scaffali dei libri della biblioteca e tra i reperti storici del Museo della Mente. Proprio qui abbiamo ricevuto la telefonata che ci annunciava di essere state selezionate per il premio Morrione.

Sembra quasi impossibile, ma solo venti anni fa questo era un luogo di sofferenze e segregazioni. Più di 2000 pazienti, tra cui anche bambini, vivevano murati vivi nei padiglioni. Ma l’ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà è stato anche un simbolo di rinascita che ha portato Roma ad essere la prima capitale in Europa a non avere più un manicomio.

Oggi, non ci sono più recinzioni intorno a quella che veniva chiamata la ‘città dei matti’. Ma davvero quando si parla di salute mentale tutti i muri sono stati abbattuti? Chi soffre di un disturbo psichico è riuscito ad ‘uscire fuori’ o vive ancora isolato dalla società? Per ora abbiamo molte domande e poche risposte. Quello che ci auguriamo alla fine di questo viaggio è di riuscire a fare nostro l’insegnamento di Basaglia: cercare di ‘entrare dentro’ le realtà che non conosciamo e aprirci sempre all’incontro con l’altro.

*finaliste della sesta edizione del Premio Morrione con il webdoc di inchiesta “Matti per sempre”