“Miniere di Stato”: la stampa continua a parlarne

Rassegna stampa 2013 sul tema sollevato dall’inchiesta “Miniere di Stato”, di Rosario Sardella e Saul Caia

“Miniere di Stato” di Rosario Sardella e Saul Caia

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In Sicilia ci sono circa ottocento miniere, per lo più nell’ideale triangolo tra le province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna. Sono state a lungo una risorsa importante per l’economia regionale, con un impatto positivo e cospicuo sul mercato del lavoro. 

Abbandonate da decenni, sono oggi solo una testimonianza di un’epoca passata, e contengono enormi quantità di veleni, una pericolosa minaccia per tutti gli abitanti di quelle zone, nelle quali si registrano tassi tumorali elevati.
A questo si aggiunga la mancata liquidazione degli enti regionali che gestivano le miniere: il solito convoglio di carrozzoni pubblici che affligge l’Italia intera e affonda il Mezzogiorno.
Dalle infiltrazioni mafiose, ai fondi neri passando per lo smaltimento illecito di rifiuti, anche radioattivo, sessant’anni d’intreccio fra politica e mafia per controllare un business nascosto.

Questo l’argomento dell’inchiesta “Miniere di Stato”, seconda classificata alla prima edizione del premio “Roberto Morrione” e presentata ufficialmente alla kermesse del premio “Ilaria Alpi” a settembre 2012.