Omicidio Jan Kuciak: sullo sfondo anche ‘ndrangheta e fondi europei

© Vladimir Simicek AFP

di Alessandro di Nunzio e Diego Gandolfo

Dietro il vile omicidio del giovane collega slovacco Jan Kuciak e della sua compagna ci sono gli interessi della criminalità organizzata italiana. Interessi che anche in questo caso sembrano passare anche dai fondi europei per l’agricoltura. Tra i probabili mandanti di questo brutale omicidio ci sono due famiglie calabresi, probabilmente legate alla ‘Ndrangheta, che possiedono oltre 12.000 ettari di terreno nell’est della Slovacchia. Le loro aziende, dedite principalmente all’agricoltura e all’allevamento di bovini, hanno beneficiato in questi anni di una valanga di fondi europei. 

Antonino Vadala, accusato di essere il mandante dell’omicidio, qualche anno fa falsificava la documentazione per richiedere i fondi alla comunità europea, dichiarando di condurre una superficie 8 volte più grande di quella realmente in suo possesso. Un vecchio schema che abbiamo già avuto modo di approfondire tra le mura amiche e che evidentemente è stato esportato con successo anche fuori dai confini italiani. Suo fratello, Sebastiano Vadala, è stato accusato di estorsione e aggressione verbale per aver minacciato di morte un altro agricoltore slovacco. Le assonanze con le storie che abbiamo raccontato nel nostro documentario vincitore del Premio Roberto Morrione– che potete trovare qui https://www.openddb.it/film/fondi-rubati-allagricoltura/ – sono davvero tante.

Probabilmente Jan aveva scoperto qualcosa di più grande di una frode alla comunità europea. Probabilmente è stato ucciso prima di poter dimostrare il collegamento fra queste famiglie e la ‘Ndrangheta.

Grazie al suo contributo e a quello dei giornalisti dell’ Organized Crime and Corruption Reporting Project e dell’ IRPI oggi sappiamo che quello che abbiamo scoperto in Sicilia e documentato con Fondi rubati all’agricoltura è stato esportato anche in Europa. Ormai è chiaro che i fondi europei sono diventati un business molto interessante per le mafie e il prezioso lavoro che Jan stava portando a termine ne è la conferma.

fonte: Pagina Facebook di FONDI RUBATI ALL’AGRICOLTURA