Ma quant’è grande Roma? L’inchiesta “Ultima fermata” si allarga alle periferie romane

di Federica Delogu, Emmanuele Lentini, Filippo Poltronieri*

20160618_171649“Ma quant’è grande Roma?”. Forse è la prima volta che ce lo chiediamo disincantati, senza ammirazione. Da quando è partita questa inchiesta sul trasporto pubblico, giriamo la Capitale in lungo e in largo. Prima le mura Aureliane, poi l’anello di traffico del Grande Raccordo.

Non basta, Roma non ci sta dentro a questi confini. E così gli autobus in questi anni hanno provato a inseguire questa espansione, ma vanno lenti. E non molto spesso danno l’impressione di andare a caso.

Anche la nostra inchiesta non ci sta dentro i confini che ci siamo prefissati. “Dobbiamo stringere”. Questa frase la pronunciamo ogni volta che ci incontriamo. E non parliamo dei tempi, ma degli argomenti. Andiamo avanti, ogni giorno. Tassello su tassello finalmente la nostra inchiesta prende forma. Abbiamo anche noi i confini, il nostro Gra. Ma spesso qualcosa va fuori, straborda. E così il nostro progetto iniziale subisce cambiamenti.

20160619_185634E anche l’ordine del giorno, quando ci incontriamo per fare il punto, varia. Ci sono le riprese, c’è un nuovo acquisto da fare, un nuovo programma da provare. Interviste da riascoltare, da riascoltare bene. Sennò in questo mare magnum ci sfugge qualcosa.

Ecco, ce ne siamo resi conto proprio durante una riunione, quando Emmanuele, guardando la cartina e pianificando un pomeriggio a fare riprese ha esclamato “ma quant’è grande Roma?”. Dovevamo spostarci in periferia, abbiamo studiato i percorsi, scelto gli autobus. Abbiamo lasciato perdere, meglio la macchina, guadagniamo tempo. Che poi è quello che pensano molti romani.

Ci stavamo dimenticando le periferie. “Anche noi, come molti amministratori e pianificatori in questi anni”, ha chiosato Federica. Una battuta serve sempre a stemperare la tensione.

20160603_221553Abbiamo preso il Pandino d’ordinanza e ci siamo spostati in periferia.
E anche la nostra inchiesta si sta spostando in periferia, visto che fino ad ora è la parte meno indagata.
La sera, finito il lavoro, ce ne siamo andati a bere una birra, sul Gianicolo. Dall’alto la Capitale è sempre affascinante. Anche quando si continua a parlare di lavoro e uno propone di fare un timelapse, ché da lì le riprese “vengono fighissime”. Ok, va bene, facciamo questo timelapse. “Però, quant’è bella Roma?”.

*finalisti del Premio Morrione 2016 con l’inchiesta “Ultima fermata” (tutor: Paolo Aleotti)