Andrea Purgatori

Inviato del Corriere della Sera dal 1976, è noto per le inchieste e i reportage su casi scottanti del terrorismo internazionale e italiano negli “anni di piombo” e sullo stragismo, come il rapimento Moro e la strage di Ustica. Ha raccontato tutti i delitti di mafia dal 1982, fino alla cattura di Totò Riina. Ha realizzato reportage su molti conflitti, come la guerra in Libano del 1982, la guerra tra Iran e Iraq degli anni Ottanta, la Guerra del Golfo del 1991, l’Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria. Ha scritto anche per l’Unità, Vanity Fair e Le Monde diplomatique.

È stato autore e conduttore di “Uno di notte” (Raiuno, 1999). Ha realizzato servizi televisivi per Dossier, Spazio Sette, Focus (RaiDue 1978/1988); in video ha condotto anche Confini (RaiTre, 1996). Ha ottenuto tra gli altri il Nastro d’argento 1992 per il miglior soggetto con Il muro di gomma, il Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Premio Crocodile – Altiero Spinelli per il giornalismo nel 1992, il Globo d’oro per la miglior sceneggiatura (per Il giudice ragazzino, 1994).

Per la saggistica ha scritto A un passo dalla guerra (1995), Il bello della rabbia (1997) e “I segreti di Abu Omar” (2008).

Per il cinema ha scritto tra l’altro Il muro di gomma (1991) dedicato alla sua inchiesta sulla strage di Ustica, Il giudice ragazzino (1994), Fortapàsc (2009), L’industriale (2011).

Nel 2006 ha scritto insieme a Francesco Nicolini i sei monologhi di Marco Paolini per Teatro Civile (RaiTre).

Nel 2009 insieme a Marco Risi e Jim Carrington conquista il Premio “Sergio Amidei” per la miglior sceneggiatura internazionale con il film “Fortapasc”.

Attualmente scrive per l’Huffington Post e collabora con il World service della BBC. Dal 12 maggio 2014 è presidente di Greenpeace Italia.

È membro dell’Accademia del cinema italiano e dell’Accademia del cinema europeo, portavoce dell’associazione 100autori e dal 4 marzo 2015 è nel Consiglio di Gestione della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE).