finalista undicesima edizione del Premio Morrione
categoria video inchiesta
Nasce a Trieste nel 1993. Nipote di esule istriano da parte materna e di soldato austro ungarico da parte paterna, vive a Gradisca d’Isonzo fino all’estate della maturità quando si trasferisce a Londra. Nella capitale britannica si dedica ai lavori più disparati, dal fattorino all’impacchettatore di cozze e vongole.
Nel 2017 torna in Italia e dopo tre anni si laurea in Philosophy, International studies and Economics all’Università di Venezia con una tesi sperimentale sull’alevismo. Grazie al programma Erasmus passa due semestri in Turchia, uno ad Ankara – dove viene cacciato dalla sede del partito governativo perché non in possesso di un tesserino giornalistico – e uno a Istanbul.
Successivamente si trasferisce a Roma dove lavora come assistente domiciliare, frequenta la Scuola di giornalismo Lelio Basso e svolge uno stage presso la redazione di Left per cui ha scritto di Turchia, affari europei, GIG economy e algoritmi.
Ha pubblicato un’inchiesta sulle discriminazioni nell’ambito delle RC Auto con la Ong tedesca AlgorithmWatch. Odia gli opinionisti televisivi, gli ortodossi culinari, le analisi politiche ideologizzate e i pagamenti che non arrivano mai. Ama la carbonara con l’avocado, il decollo aereo e la pallacanestro europea.
Ha lavorato nel settore cinematografico come assistente di produzione e di montaggio e collabora con l’agenzia NurPhoto da giugno 2020 in veste di foto e video giornalista.
