A mano disarmata: il 5 ottobre presentazione del libro di Federica Angeli a Torino

L’associazione Amici di Roberto Morrione, LiberaInformazione, Libera Piemonte, Articolo 21 Circolo del Piemonte vi invitano alla presentazione del libro “A mano disarmata. Cronache di millesettecento giorni sotto scorta” della giornalista Federica Angeli (Baldini+Castoldi, 2018) che si terrà venerdì 5 ottobre dalle 18.30 alle 20.30 a Binaria Book, via Sestriere 34, Torino.

Lorenzo Frigerio, coordinatore di LiberaInformazione, intervista l’autrice Federica Angeli.

Intervengono Gian Mario Gillio, portavoce circolo Articolo 21 Piemonte, Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI

L’iniziativa è parte degli eventi delle giornate di premiazione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo.

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Può un libro diventare qualcosa di più che un semplice prodotto editoriale destinato ad avere successo?

La risposta è sì, a condizione che storia vera e ideale civile si sommino, allora il mix che ne viene fuori è veramente esplosivo. La storia vera è quella di Federica Angeli, cronista di valore nella redazione romana de “La Repubblica”; l’ideale civile è quello di una cittadinanza attiva che si assume le sue responsabilità, senza delegare ad altri una partecipazione in prima persona contro il crimine e il malaffare.

Il libro in cui questi due elementi trovano sintesi felice è “A mano disarmata”.

Il teatro d’azione del racconto fatto in prima persona dalla Angeli è il litorale laziale, più precisamente Ostia, oggetto di contesa tra i diversi clan mafiosi della zona, in particolare Spada e Fasciani.

Il punto di partenza è un documentato lavoro giornalistico che porta alla luce una verità che non si vuole vedere: la presenza delle mafie, pervasiva e soffocante tanto del tessuto sociale, quanto di quello economico in un porzione d’Italia, dove il negazionismo è la regola aurea. È stato proprio il lavoro della giornalista romana a far cadere ogni alibi e da quel momento si è aperta una nuova fase.

Ora la sua storia ha travalicato anche i confini nazionali, per diventare il segno di una possibile vittoria contro il crimine e la violenza, a condizione che, come ama ripetere don Luigi Ciotti, non vi siano deleghe a “navigatori solitari” nella battaglia contro la mafia. Una battaglia che è possibile vincere, come spiega Federica Angeli, se ognuno di noi fa la propria parte.

Un libro da leggere, insomma, per quanti amano il giornalismo d’impegno e intriso di etica, soprattutto per prendere una bella boccata d’aria fresca, quanto mai necessaria oggi.

Lorenzo Frigerio