Consigli di lettura per chi vuole fare del giornalismo il proprio mestiere

a cura di Alessandra Tarquini

I cinque tutor giornalistici della decima edizione del Premio Morrione – Laura Silvia Battaglia, Francesca Mannocchi, Danilo Procaccianti, Giampaolo Musumeci, Barbara Schiavulli – nel corso delle loro interviste hanno dato dei suggerimenti di lettura per chi vuole fare del giornalismo il proprio mestiere. Li abbiamo raccolti qui di seguito con le motivazioni della loro scelta.

Congo di David van Der Reybrouck

Per me il più grande reportage mai scritto. Perché va bene farsi domande, ma solo dopo avere visto, sentito, odorato, respirato a pieni polmoni la realtà.
tutor Laura Silvia Battaglia

Il Capitalismo della sorveglianza di Shoshana Zuboff

Una bibbia per chi oggi si approccia al giornalismo e vuole capire dove si annidano i nuovi poteri.
tutor Danilo Procaccianti

Le altissime torri di Lawrence Wright

Nel 2001 l’autore vede le torri cadere e da lì inizia il suo racconto e ci fa scoprire come una delle più grandi tragedie del mondo potesse essere evitata.
tutor Giampaolo Musumeci

L’opera del filosofo scettico Sesto Empirico

Di questi tempi sempre più fideistici Sesto Empirico, vissuto nel II secolo dopo Cristo, ha il pregio di ricordare a noi giornalisti che si vive di domande, che la soggettività è inevitabile e che la sospensione del giudizio è una pratica necessaria di fronte a molteplici fenomeni.
tutor Laura Silvia Battaglia

Pezzettino di Leo Lionni

Durante i viaggi di lavoro, consiglio di avere sempre un libro che non sia un libro sul giornalismo. Che sia un libro di poesie, una favola per bambini. Qualcosa che coltivi uno sguardo sul mondo che non sia rigido, ma il più possibile puro come quello dei più piccoli. Come Pezzettino.

tutor Francesca Mannocchi

The Face of war di Martha Gellhorn e Cronache mediorientali di Robert Fisk

Il primo mi ha fatto capire cosa volevo fare, il secondo mi ha spiegato come farlo.
tutor Barbara Schiavulli