Sofia Turati

    finalista undicesima edizione del Premio Morrione

    categoria inchiesta multimediale

    Figlia errante della provincia milanese, Sofia Turati vive in equilibrio tra Amsterdam e Milano.

    Appassionata di storia e di storie fin da bambina, consegue una laurea triennale in Lettere alla Statale di Milano con un anno di studio in Francia e una magistrale in Italianistica e Storia contemporanea all’Università di Fribourg in Svizzera.

    È qui che, mentre scartabella tra i documenti dell’Archivio federale elvetico, capisce quanto le piacerebbe scoprire e raccontare i lati nascosti delle storie per mestiere. Dopo una collaborazione presso un quotidiano locale, un anno di servizio civile alla Fondazione Cineteca italiana e un tirocinio all’Istituto di Cultura italiana Dante Alighieri di Innsbruck, decide di iscriversi a un master di giornalismo a Groningen nei Paesi Bassi.

    Adesso è giornalista freelance. Ha scritto per un reportage da Lampedusa ai tempi delle navi quarantena per Pressenza, di fast fashion per The Lens, di rivolte studentesche in Libano per Submarine, e una serie sul diritto all’eutanasia in Italia e Olanda per Slow News. Attualmente collabora con il progetto investigativo internazionale Lost in Europe, che si occupa della sparizione sistematica di bambini migranti, persi nelle disfunzioni del sistema di accoglienza europeo.

     


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