Luigi Ciotti

Luigi Ciotti è nato nel 1945 a Pieve di Cadore (BL), nelle Dolomiti.
Emigrato con la famiglia a Torino negli anni 50, ha fondato nel 1965 il Gruppo
Abele, associazione che promuove l’inclusione e la giustizia sociale attraverso un
impegno che salda accoglienza e cultura, dimensione educativa e propostapolitica.
È stato ordinato sacerdote nel 1972 da Padre Michele Pellegrino, che gli ha assegnato come parrocchia “la strada”, luogo di povertà e di fragilità, di domande e provocazioni dalle quali imparare.
Col Gruppo Abele, in 50 anni, ha costruito opportunità e progetti per le persone
tossicodipendenti, per le donne e ragazze prostituite, per gli ammalati di aids, per
gli immigrati e tutte le persone segnate da povertà e fragilità esistenziali.
A questo si è aggiunto un impegno di ricerca, informazione e formazione
attraverso la realizzazione di un Centro Studi (1975), della “Università della
Strada” (1978), della casa editrice (1983), di una libreria (1994), e delle riviste
“Animazione Sociale” (1971) e “Narcomafie” (1993). Da sempre il Gruppo
Abele è impegnato in progetti di cooperazione allo sviluppo nelle aree più povere
del mondo (oggi in Africa e in Messico) e di cooperazione sociale per dare
dignità e lavoro a persone con storie difficili,
Convinto dell’importanza del “noi”, don Luigi ha contribuito alla costruzioni di
reti come il Coordinamento nazionale delle Comunità di accoglienza (CNCA),
che ha presieduto per oltre 10 anni, e la Lega italiana per la lotta all’Aids
(LILA), della quale pure è stato presidente.
Nel corso degli anni 90, il suo impegno si è allargato alla denuncia e al contrasto
al potere mafioso, dando vita a Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le
mafie.
Oggi Libera coordina oltre 1.600 tra associazioni e gruppi che promuovono
attività nelle scuole e università, curano strumenti d’informazione, si offrono
come punto di riferimento per i famigliari delle vittime, operano e danno lavoro
nei beni confiscati alle mafie attraverso le cooperative agricole del circuito
“Libera terra”. Il contrasto alle mafie si lega attualmente all’impegno contro le
disuguaglianze e la povertà (campagna “Miseria Ladra”) e contro la corruzione
(campagna “Riparte il futuro”) con un’attenzione specifica ad alcuni ambiti tra
cui quello della sanità (progetto “Illuminiamo la salute”).