vincitore della ottava edizione categoria sperimentale con l’inchiesta “Un gioco di società”
vincitore quinta edizione del Premio Roberto Morrione 2015 con la video inchiesta “Le catene della distribuzione“
Maurizio Franco è nato a Roma il 5 febbraio 1990 e – trascorsi pochi anni – era già convinto che nella vita avrebbe scritto. Non sapeva cosa ma per campare avrebbe sicuramente scritto.
Ne era così persuaso che nel 2013 ha frequentato la Scuola di Giornalismo della Fondazione Basso dove ha imparato i rudimenti di un mestiere difficile e pieno di contraddizioni.
Da scrivere “cose” ad informare scrivendo il passo non è stato indolore. Taccuini imbrattati, scarpe rotte e le dita anchilosate sulla tastiera di un computer sarebbero arrivate dopo, insieme alle ritenute d’acconto e alle collaborazioni occasionali.
Attualmente è un giornalista della redazione Il Paese Sera e si occupa di emarginazione sociale, diritti negati e sfruttamento. Ha scritto reportage e inchieste per diverse testate, tra cui L’Espresso, Il Fatto Quotidiano, Left e Mediapart.
Con Maria Panariello e Leonardo Filippi ha vinto la V edizione del Premio giornalistico televisivo Roberto Morrione con l’inchiesta video Le catene della distribuzione.
Sempre insieme a Maria Panariello, ha ricevuto la menzione speciale all’ultima edizione del Premio giornalistico Sabrina Sganga per l’articolo Roma meticcia: Metropoliz e il museo dell’Altro e dell’Altrove pubblicato su Open Migration.
Inoltre ha scritto il focus Il (povero) diavolo nascosto nel dettaglio nel Rapporto MagnaRoma – una disamina sullo stato dei mercati rionali a Roma – curato dall’associazione Terra! Onlus.
Con una banda scalcinata di ex studenti della Fondazione Basso porta avanti da novembre 2018 il Centro di Giornalismo permanente, un consorzio di precari dell’informazione che intende rivoluzionare il giornalismo italiano. Senza presunzione.