Durante la serata di premiazione tenutasi al Piccolo Regio di Torino sono stati premiati i vincitori della settima edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo.
Per la categoria video hanno vinto ex aequo le due inchieste finaliste:
- CARO CORDONE di Veronica Di Benedetto Montaccini e Francesca Candioli, inchiesta sulla conservazione di cellule staminali cordonali in Italia; tutor giornalistico Federico Ruffo
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: Ricostruiti con rigore i confini tecnici e scientifici di una questione di grande rilievo sociale e morale, gli autori forniscono un quadro obiettivo dello stato dell’arte su un aspetto cruciale dei servizi legati ai beni primari della salute e della cura. Della vita, a partire dai suoi inizi.
- DOPPIA IPOCRISIA di Madi Ferrucci, Flavia Grossi, Roberto Persia, inchiesta sul commercio d’armi utilizzate per bombardare i civili in Yemen; tutor gornalistico Paolo Mondani.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: Con coraggio e caparbietà, seguendo la pista dei trasporti marittimi, hanno svelato i collegamenti dell’industria bellica italiana con il traffico d’armi transnazionale, i cui fiorenti affari si svolgono anche in violazione del diritto dei popoli e dei trattati internazionali che li regolamentano.
Per la categoria webdoc vince
- WELCOME TO YOUR GIG di Lorenzo Pirovano e Giovanni Sacchi, inchiesta sull’ancora poco conosciuto mondo della gig economy; tutor giornalistico Celia Guimaraes.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: capaci di ritrarre un fenomeno in fieri ma già molto stratificato nel mercato del lavoro italiano e globale, gli autori consegnano al pubblico uno strumento utile a comprenderne la complessità. Un prodotto crossmediale originale e ricco di testimonianze umane, consapevolmente lontano da qualsiasi forma di facile sociologismo.
E’ arrivata in finale per la categoria webdoc l’inchiesta LE CREPE DEL MARMO di Marco Carlone, Elena Pagliai, Daniela Sestito sulle problematiche legate al mondo del marmo; tutor giornalistico Amalia De Simone.
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