A Foggia, due giorni di confronto sui temi della legalità

foto di Stefano Lamorgese

di Gennaro Pesante

Due giorni intensi di racconto e confronto. Da un lato la Consulta provinciale per la legalità di Capitanata e gli studenti di un liceo foggiano, dall’altra i rappresentanti del Premio Roberto Morrione: Mara Filippi Morrione, portavoce, e Stefano Lamorgese, vice-presidente dell’associazione che annualmente lo promuove.

Dopo Napoli, è Foggia la prima destinazione più a sud che le innumerevoli iniziative dell’associazione intitolata al fondatore di Rainews riescono a raggiungere. Complice l’aggregazione di enti e associazioni in seno alla provincia di Foggia, che pone il tema della legalità come un mantra sul territorio purtroppo considerato culla della cosiddetta ‘quarta mafia’.

L’iniziativa, che si è svolta martedì 24 e mercoledì 25, ha visto un primo incontro a Palazzo Dogana, sede della Provincia, tra l’associazione Amici di Roberto Morrione e la Consulta. L’indomani si è tenuta una fitta mattinata presso il liceo scientifico Marconi, dove gli studenti hanno potuto vedere l’inchiesta Fondi rubati all’agricoltura realizzata dal giornalista foggiano Alessandro di Nunzio e da Diego Gandolfo, vincitori del Premio Morrione 2015, presentata ai ragazzi proprio da di Nunzio.

Davanti alla Consulta, si è ribadita la disponibilità ad organizzare anche in futuro iniziative che potrebbero comprendere altre collaborazioni con il Premio Morrione, dagli incontri con le scuole negli altri centri della provincia fino all’idea di ospitare le Giornate di premiazione della 12° edizione del Premio nel capoluogo dauno. Presenti all’incontro con Mara Filippi Morrione e Stefano Larmorgese diversi rappresentanti della Consulta, che vede al suo interno enti e associazioni come Cittadinanzattiva Puglia, Libera, Fondazione Buon Samaritano, Per il meglio della Puglia, ma anche Confagricoltura, Confcooperative e Assostampa Puglia. Presente anche un rappresentante della commissione prefettizia che al momento governa la città di Foggia, sciolta recentemente per infiltrazioni mafiose.

La mattina seguente, nell’auditorium del liceo scientifico Marconi, l’incontro con gli studenti a partire dal racconto su chi è stato Roberto Morrione, per la Rai e per i giornalisti televisivi più in generale, e qual è lo spirito del Premio a lui intitolato sin dal 2011. Complice l’inchiesta di di Nunzio, si è poi animato un dibattito competente e appassionato tra i giornalisti presenti e i ragazzi.

Foggia, che in questo momento vive nel limbo del commissariamento, è una città apparentemente stanca e sfibrata da questi ultimi anni che hanno visto sommarsi il dramma della pandemia al dilagante fenomeno criminale che troppo spesso l’ha portata alla ribalta della cronaca nazionale nel modo più sbagliato. Per non parlare della conseguente e pesante crisi politica. Di contro, però, il tenore della partecipazione degli studenti all’incontro con il Premio Morrione, le loro domande pertinenti e curiose, lasciano trasparire una notevole capacità di resilienza e il forte desiderio di ripartire quanto prima. I giovani, come si sa, non hanno i tempi rilassati e lenti degli adulti. A Foggia c’è molto da scrollarsi di dosso e i ragazzi chiedono di farlo in fretta.