David Ognibene

    finalista decima edizione del Premio Morrione con l’inchiesta “Kebab, Spie e Libertà

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    David, classe 1992, cresce tra Roma e Castelfranco Veneto. Un’indomita necessità di esperienze di vita lo spinge a partire appena possibile, trascorre quindi il suo periodo di formazione svolgendo i più svariati lavori in Francia, Stati Uniti e Inghilterra, alternati a lunghi viaggi in Brasile, India e Medio Oriente.
    Qualcosa cambia a Gerusalemme, le contraddizioni di quella terra lo spingono a voler comprendere l’incomunicabilità tra esseri umani in zone di conflitto. In quel contesto matura l’obiettivo che fino ad allora gli era sfuggito, il giornalismo. Vuole restituire, attraverso il vissuto delle persone, la complessità e l’ambiguità in aree di tensione raccontando quell’umanità che da sempre lo ha attratto.

    Nel 2016 decide di studiare Storia Contemporanea alla Sapienza con una tesi sull’attivismo per la lotta all’AIDS in Italia, successivamente frequenta un master in African Politics alla SOAS di Londra, concentrandosi su approcci innovativi verso la malattia mentale in Costa d’Avorio. Nel frattempo, studia arabo ad Amman ed inizia a collaborare con il programma di storia “Passato e presente” in Rai. Si appassiona all’inchiesta giornalistica come mezzo per comprendere e dare visibilità a situazioni di ingiustizia e violazione di diritti fondamentali verso le minoranze, tematiche che smuovono il suo lavoro.

    Tra i suoi grandi amori cita Franco Battiato, Ryszard Kapuscinski e Bernardo Bertolucci, da cui trae continua ispirazione per imparare a viaggiare in mondi lontanissimi.


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