Fare uscire la verità oltre l’ambiguità dei protagonisti. Diario dei finalisti della 8a edizione

di Giovanni CulmoneMarina De Ghantuz CubbeLudovico Tallarita

Protagonisti discussi e discutibili, personaggi ambigui che però hanno le idee chiare. Manca poco alle elezioni europee, motivo per cui le persone che dobbiamo intervistare ce le siamo ritrovate di punto in bianco in Italia mentre il gruppo è ancora immerso nello studio e nella raccolta di informazioni. Gli eventi dunque, vorrebbero che iniziassimo a lavorare dalla fine ed ecco che ci ritroviamo di fronte al primo ostacolo: il metodo di lavoro deve essere ribaltato, ma i passi falsi sono vietati.

L’abilità del giornalista deve uscire fuori e possiamo dire che la prova è stata superata. Ci siamo ritrovati a tu per tu con i protagonisti della nostra storia a pochi giorni dalla partenza, ma non ci siamo fatti trovare impreparati. Abbiamo seminato e preparato il terreno, abbiamo avuto la possibilità di capire da subito con chi avremmo avuto a che fare. E una cosa è certa: il nostro obiettivo è far uscire la verità, andare in profondità e rendere un servizio a chi ha il diritto di essere informato. L’ambiguità dei protagonisti di questa storia non ci fermerà.

Così, trascorsi i primi dieci giorni, ti ritrovi già con una marea di materiale e ancora una volta è il metodo che ti viene in soccorso: pazienza e attenzione per rimettere a posto tutti i pezzi del puzzle, con la sapienza di Pietro Suber che non solo ci ha aiutato a fare il punto della situazione ma ci ha dato la carica per andare avanti con ancora più tenacia.

Intanto le carte da studiare aumentano, altre sono ancora da reperire ed è a questo punto che ci siamo imbattuti in un altro fondamentale aspetto della nostra inchiesta, cioè la collaborazione tra colleghi che lavorano fuori dall’Italia e che dichiarano: “Siamo felici di mettere a vostra disposizione le nostre ricerche”. Stiamo parlando tramite Skype e in quel momento il soggiorno di una casa al quinto piano di Roma, l’ufficio con le pareti grigie nel cuore di Bruxelles e una camera piena di libri a Londra si connettono. Nessun individualismo, ma un unico scopo: far venire a galla la verità, da una parte all’altra dell’Europa.