La quinta edizione del Premio per il giornalismo d’inchiesta tv “Roberto Morrione” parte con una novità importante. Marcella Sansoni si ritira da presidente della giuria e al suo posto ha accettato l’incarico Beppe Giulietti, giornalista Rai e portavoce di Articolo 21.
“E’ stata una immersione, a volte anche commovente, nell’entusiasmo di tanti autori giovani che con passione e competenza hanno partecipato al nostro premio”, ha commentato la presidente uscente questi quattro anni di impegno nel coordinare una giuria composta da giornalisti di altissimo livello e da operatori del mondo delle comunicazioni di grande esperienza. E ha proseguito, spiegando anche i motivi della sua decisione: “Il lavoro giornalistico è emerso nella sua forma migliore senza cinismo o scopi diversi dal raccontare la realtà per quello che sappiamo coglierne. … Una parte di strada, dicevo.. . Ma il tempo va… è nata l’Associazione e ritengo giusto favorire cambiamenti ad ampio raggio per non trasformare l’entusiasmo in routine e per dare un segnale anche all’esterno di un organismo capace di rinnovarsi e certo di correre più forte.”
Giornalista Rai, a lungo inviata per il Tg2 e poi tra i più stretti collaboratori di Roberto prima a Rai International e poi a Rainews24, di cui è stata direttore prima di assumere l’incarico di segretario generale del Prix Italia, Marcella Sansoni è divenuta presidente della giuria del Premio Morrione nel 2012, ricevendo il testimone da Albino Longhi. Tra i fondatori dell’Associazione culturale Amici di Roberto Morrione, Marcella Sansoni rimane membro della giuria del Premio. A lei, alla passione e alla professionalità infuse nello svolgere il suo ruolo in questi tre, impegnativi anni, va il ringraziamento di tutti gli iscritti dell’Associazione e in particolar modo dell’Esecutivo.
Giornalista Rai anche Beppe Giulietti, entrato nell’Azienda di Servizio Pubblico nel 1979 per concorso. Dopo un decennio trascorso nella sede del Veneto, ha fondato con tanti altri il gruppo di Fiesole, da qui la successiva attività sindacale nell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai, di cui è stato segretario per due mandati, e nella Federazione nazionale della Stampa. Deputato per cinque legislature, ma sempre mosso, come lui stesso scrive nel suo blog, da una “irresistibile attrazione per gli eretici, gli irregolari, quelli che diffidano dei dogmi e delle sante o laiche inquisizioni”, Giulietti nel 2002 è stato tra i fondatori, insieme a Federico Orlando e Roberto Morrione, dell’associazione per la libertà d’informazione Articolo 21, di cui è tuttora portavoce.
Le prime parole da presidente della Giuria sono dedicate a Roberto Morrione, “un amico che ho stimato e che ha sempre anteposto la dignità a ogni intrallazzo, anche a costo di rimetterci in prima persona.” “Sono ben felice di poter collaborare a questo premio” – prosegue Giulietti – “che usa la memoria per trasmetterla ai più giovani, per attivare un corretto ricambio generazionale, dando loro la possibilità di misurarsi sul terreno delle inchieste e con le realtà meno illuminate.” E conclude:” il Premio intitolato a Roberto Morrione è straordinariamente moderno, perché resta estraneo all’idiozia corrente sia di chi vuole lasciare tutto fermo, come di chi vuole cambiare tutto facendo tabula rasa del passato. Intendo contribuire, con le amiche e gli amici della giuria e dell’intera associazione, a costruire nuovi percorsi di confronto e di crescita per i più giovani come per l’intero mondo dell’informazione.”
Elisa Marincola
Esecutivo dell’Associazione Premio Roberto Morrione