Al TG2 Dossier va in onda il 9 settembre alle 23.45 “I sogni dietro le sbarre”, documentario che Paolo Aleotti, giurato e tutor del Premio Morrione , ha girato nel carcere di Bollate, assieme ad un gruppo di detenuti. L’associazione Amici di Roberto Morrione ha avuto l’onore di poterlo trasmettere in anteprima a Trento durante gli eventi delle giornate del Premio Morrione per il giornalismo investigativo 2016. A seguire una presentazione del doc da parte di Paolo Aleotti.
Bollate rappresenta una terra promessa ed una possibilità. Un carcere resta sempre un carcere. Ma Bollate è uno dei pochi istituti italiani che applica una legge del 1975, secondo la quale le porte delle celle, durante il giorno, possono restare aperte. A Bollate c’è la possibilità di provare a studiare, a lavorare, dentro e fuori dal carcere. C’è uno studio di musica. C’è un laboratorio teatrale, ci sono letture di poesia, incontri letterari, una radio, due giornali.
Tra coloro che vengono confinati a Bollate per pagare i propri errori, alcuni intravvedono l’occasione per inventarsi una nuova vita, per uscire dal circolo vizioso delinquenza-carcere.
Bollate può anche spaventare. Per chi viene confinato in carcere, a volte è più facile chiudersi in sé e non pensare a nulla.
La convivenza coatta costringe invece a confrontarsi. Affrontare un’attività o un lavoro pone di fronte ai rischi del fallimento, alla sensazione di inadeguatezza. Ma per chi supera queste paure, Bollate rappresenta una opportunità.
Nel carcere di Bollate, la seconda Casa di reclusione di Milano (1100 detenuti e 100 detenute) si svolge da quattro anni il Laboratorio condotto da Paolo Aleotti che si prefigge di avvicinare i detenuti all’uso dei mezzi di comunicazione di massa, radio e televisione.
Un gruppo di detenute e detenuti (una trentina circa) si riunisce 2 volte a settimana, utilizzando la Redazione del giornale del carcere, “Carte Bollate”, per imparare l’uso di microfoni e telecamere, così come quello di sistemi di montaggio audiovisivo. E da due anni ai detenuti si è aggiunto un manipolo di studenti di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano.
Il documentario in onda stasera, 23.45, a tg2 Dossier, e che era stato presentato come evento speciale al Premio Morrione di Trento dello scorso anno racconta, con gli occhi dei detenuti, la vita in un carcere, luci e contraddizioni di un Istituto che è già diventato un modello, purtroppo ancora poco diffuso, per un carcere a misura d’uomo, con il suo progetto sperimentale di custodia attenuata, con il recupero dell’identità del recluso, con la condivisione dell’organizzazione, con la decarcerizzazione.
Un solo dato, per valutare la bontà dell’esperimento: Negli oltre 200 carceri d’Italia il tasso di recidiva (cioè, chi ci ricade e torna rapidamente in carcere una volta rilasciato) è del 70%. A Bollate, la cifra scende vorticosamente al 17 %.
Paolo Aleotti