di Elena Kaniadakis, Lidia Sirna, Eleonora Zocca
La nostra ultima tappa ci ha portate a Bruxelles, nel momento caldo del fermento preelettorale. Raccogliere le voci delle istituzioni, e di chi si è esposto in prima linea dai banchi del Parlamento europeo, era l’ultimo tassello di cui avevamo bisogno per iniziare a comporre il mosaico della nostra inchiesta. Con la trasferta nella capitale belga si conclude, almeno secondo il nostro piano, la parte del lavoro riservata alla raccolta di voci e testimonianze che ci ha portato per due mesi a registrare interviste in lungo e in largo. Un percorso a zig-zag che è stato avventuroso, fatto di treni e aerei da prendere, attrezzature da sobbarcarci avanti e indietro, e poi nuovi percorsi da tracciare, consigli di cui fare tesoro e incontri preziosi.
Ora che ci possiamo sedere a un tavolo, e riflettere sulla prima parte del lavoro svolto, il percorso tracciato in questi mesi assume nuova forma: è il momento di riordinare le carte e, soprattutto, fare i conti con quella che temiamo sarà la sfida più grande di questo lavoro; saper gestire i tempi. Vogliamo esaminare il nostro lavoro come una squadra di sarti, studiare ogni angolazione, valutare bene ogni taglio, cercando nostro malgrado di salvare l’indispensabile e rispettare i venti minuti della consegna.
Non siamo sole in questa fase: la nostra tutor Raffaella Pusceddu mette sul banco di lavoro la sua esperienza, con pochi consigli, pratici ed efficaci, ci guida alla gestione e organizzazione delle scalette, mentre Monica, l’operatrice che ci ha accompagnato durante le nostre trasferte, che ha soppesato ogni inquadratura e studiato le coperture con cui raccontare il nostro lavoro, è adesso ancora al nostro fianco nella fase di montaggio.
Con l’allungarsi delle giornate estive si accorciano i tempi del nostro lavoro: in questi mesi abbiamo provato ad andare piano, correndo sui tempi lunghi, cercando di non sottovalutare nessun confronto, valutando le molte piste che si dipanavano sotto ai nostri occhi. Ora è il momento di compiere gli ultimi tratti che ci separano dal traguardo con velocità. Montaggio, doppiaggio, accompagnamento musicale, supporto grafico, minutaggio: abbiamo in mano tutti gli strumenti per dare forma compiuta al nostro lavoro. Una video inchiesta che sappia raggiungere lo spettatore, spiegare la centralità del tema che abbiamo deciso di affrontare, che sappia sollevare nuovi interrogativi e anche avvincere. Ci mettiamo al lavoro.