Alessandro Leone

    finalista undicesima edizione Premio Morrione

    categoria video inchiesta

    Classe 1993, è nato a Termoli, in Molise, ma è cresciuto in Abruzzo, in un piccolo paesino di 5000 anime, Cupello, a qualche chilometro dalla “metropoli” Vasto. Ha capito di voler diventare giornalista attorno ai 15 anni, quando scrisse per un blog la recensione di un disco dei King Crimson. Da quel momento ha cominciato a farsi le ossa nelle webzine culturali. Finito il liceo, si approccia all’università con l’obiettivo di realizzare il suo sogno.

    Sceglie la città eterna, dove decide di studiare le lingue, convinto che gli avrebbero aperto il mondo. Poi si sposta nel paradiso degli studenti, a Bologna, dove sceglie Relazioni Internazionali per approfondire il suo lato politico. Nel mezzo, due Erasmus, a Stoccolma e nella sua amata America Latina, a Bogotá.

    Nel frattempo, passa per le redazioni locali del Nuovo Diario Messaggero a Imola e di Zonalocale a Vasto, prima di trasferirsi a Madrid. Selezionato per frequentare il master di El País, dove lavorerà per un anno, con una breve parentesi nel quotidiano sportivo, l’As, la nostalgia di casa, però, lo riporta in Italia.

    Torna a Roma e si butta a capofitto nel difficile panorama giornalistico nazionale come freelance. Mentre frequenta il corso della Fondazione Basso pubblica su L’Espresso, Il Fatto Quotidiano, Il Tascabile, Lo Spiegone, Affari Internazionali, senza tralasciare la Spagna, dove continua a collaborare con El País, El Salto ed El Diario. Fonda Brújula Global, un collettivo di giornalisti da tutto il mondo che scrive reportage in spagnolo, e collabora attivamente nelle inchieste di IRPI Media.

    Da poco è entrato nella Enel Media Factory con Il Sole 24 Ore. Nel tempo libero suona anche la batteria per una band death metal, i Grodek, e cerca di tornare il più possibile a casa, per ammirare l’Adriatico da una parte e la Majella dall’altra mentre sorseggia una genziana e tiene in mano un arrosticino.


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