Le carte da sole non bastano. Diario dei finalisti della 12′ edizione

youssef hassan holgado e tommaso panza

di Youssef Hassan Holgado e Tommaso Panza

Storie e documenti. È da qui che parte un lavoro di inchiesta lungo e dettagliato. Si studiano ordinanze, sentenze, verbali e tutto ciò che è utile per decifrare la realtà di un territorio e le caratteristiche che lo compongono. Ma le carte, da sole, non bastano. Servono testimonianze. Ascoltare le storie personali di chi subisce un crimine o una ingiustizia, aiuta a tradurre migliaia di parole scritte nero su bianco in realtà.

In questo complesso mosaico dettagliato, muoversi non è mai semplice. A volte si segue l’istinto, altre volte si compiono scelte più ragionate e altre ancora, invece, si arriva a una strada chiusa da dove ricominciare il lavoro. È il momento più difficile, quello dello spaesamento, ma che si supera mantenendo il focus iniziale senza perdersi per vie parallele che rischiano di portare fuori strada.

Si fa ordine tra le carte, si rimettono insieme i pezzi, nascono nuove piste e domande a cui trovare risposta. Ricominciano le chiamate, le richieste di interviste istituzionali e si inviano nuove pec per gli accessi agli atti. Si macinano chilometri con lo zaino in spalla. Si sale a bordo di una macchina per attraversare mezzo stivale e arrivare in luoghi mai visti prima, ma che bisogna imparare a conoscere in fretta.

Cavalletto a terra, obiettivo in camera e tasto “rec”. È il mantra che si ripete per intere giornate e che serve per completare il lavoro. Saranno settimane intense, in attesa di montare la video inchiesta finale nella torrida estate romana. Siamo consapevoli che ci aspetterà un’estate lunga ma la soddisfazione aumenta man mano che finiscono le interviste e prende vita l’inchiesta.