
Finalista della prima edizione del Premio Roberto Morrione, l’inchiesta di Rosario Sardella e Saul Caia – “Miniere di Stato” – suscita continuo interesse. Vi ha fatto riferimento anche “Il Fatto Quotidiano”, nell’articolo “Mafia, l’ultima strage silenziosa: i morti di tumore per i rifiuti interrati nelle cave” di Giuseppe Pipitone.

Vi si legge: “L’ultima strage di Cosa Nostra non fa rumore. Non è un omicidio, non sparge sangue a colpi di kalashnikov e non ha bisogno di tritolo. Perché l’ultimo eccidio lasciato in eredità dai boss affonda il suo potenziale di morte in profondità, decine e decine di metri sottoterra, nel silenzio della campagna siciliana. Il nuovo triangolo della morte in Sicilia dimora in lembi di terra sconosciuti:Pasquasia, Mussomeli, Bosco Palo. Tutti nomi di cave ormai dimenticate ma che un tempo rappresentavano l’industrializzazione dell’isola”.
E anche che: “Se ne sono accorti anche alla procura di Caltanissetta, dove dopo un’inchiesta archiviata negli anni Novanta, i pm guidati da Sergio Lari hanno aperto nel 2012 un’indagine per traffico illecito di rifiuti e disastro ambientale.”