L’ordine naturale delle cose: 21 febbraio a Bologna

locandina 21 febbraio bologna

Venerdì 21 febbraio alle 18:30 al Circolo Anarchico Berneri, piazza di Porta Santo Stefano 1 a Bologna viene presentata la video inchiesta vincitrice dell’ultima edizione del nostro Premio. Partecipano gli autori – Giovanni Culmone, Marina De Ghantuz Cubbe e Ludovico Tallarita – Massimo Prearo, ricercatore dell’Università di Verona e studioso dei movimenti genderfobici, e la Rete Stop Cattofascisti Bologna.

Organizzano  l’evento Mujeres Libres Bologna in vista dello sciopero femminista e transfemminista globale dell’8 e 9 marzo.

“Nessuna possibilità di abortire, neanche in caso di stupro o di incesto. Combattere il diabolico, la sodomia, il pensiero unico, i complotti per ridurre la popolazione mondiale orchestrati dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite. Anche a costo del martirio”. Sono questi e altri ancora i propositi della – ben finanziata – rete ultraconservatrice di cui si parla nel documentario ”L’rodine naturale delle cose”. Una rete che costituisce l’ossatura della lobby antigender che ha come obiettivo la diffusione di idee autoritarie in tutta Europa. Una galassia di associazioni pro life e gruppi politici come Forza Nuova (attivi anche nella provincia emiliano-romagnola), che insieme a movimenti ecclesiali, come per esempio quello dei neocatecumenali, danno corpo a un nuovo fenomeno politico che con azioni locali e alleanze transnazionali vuole imporre una nuova chiusura sulle questioni di genere e sessualità riaffermando la sacralità della famiglia naturale. L’integralismo cattolico porta una nuova veste, ma ha gli stessi contenuti di sempre: impedire alle donne di scegliere sul proprio corpo attraverso l’abolizione del dritto all’IVG, soffocare la richiesta di diritti del movimento LGBTQI, ostacolare con tutti i mezzi a loro disposizione una visione critica rispetto ai ruoli di genere imposti. Come si stanno radicando nel dibattito pubblico? Quali strategie comunicative mettono in atto?