L’associazione Amici di Roberto Morrione aderisce all’appello lanciato da Amnesty International per chiedere la liberazione di Patrick George Zaki, ricercatore dell’Egyptian Iniziative for Personal Rights e attualmente studente presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Dal 7 febbraio 2020 si trova in detenzione preventiva nelle carceri egiziane fino a data da destinarsi.
Patrick rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera ‘falso’, ma che ha consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”.
Nel suo paese avrebbe dovuto trascorrere solo una vacanza in compagnia dei suoi cari in una breve pausa accademica.
A causa della diffusione del Covid-19 anche in Egitto la nuova udienza sul suo caso era è stata ripetutamente rimandata, vista l’impossibilità di trasferire i detenuti da Tora nel rispetto degli ordini diffusi dalle autorità.
Per Patrick, così come per altre decine di migliaia di detenuti egiziani, le preoccupazioni legate all’emergenza sanitaria sono fortissime.
“Questi continui rinvii sanno di accanimento – ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia –. Se le udienze al Cairo non si svolgono per paura del contagio da Covid-19, allora Patrick George Zaki, che oltre a essere innocente è anche persona a rischio di contagio, sia rilasciato immediatamente“.