Un gioco di società: continua il lavoro con le scuole di Libera

Un gioco di società, la prima inchiesta realizzata su Instagram che abbiamo avuto l’onore di poter veder nascere, crescere e vincere nell’ultima edizione del nostro premio, è certamente diventata un esempio da seguire.
La pensa cosi anche Libera contro le mafie che ha deciso di coinvolgere gli autori – Matteo Garavoglia, Ruggero Scotti, Maurizio Franco – nei laboratori verso il 21 marzo, giornata della memoria per tutte le vittime di mafia. Da qualche mese, infatti, Matteo, Maurizio e Ruggero sono a lavoro con la rete di Libera Roma per aiutare degli studenti delle scuole superiori a realizzare il proprio progetto narrativo utilizzando  instagram.
 
 
Mercoledì 12 e lunedì 17 febbraio hanno fatto visita insieme a Lorenzo Fargnoli (ideatore del progetto social dell’inchiesta) e Marco Mastrandrea (curatore delle riprese, delle immagini e del montaggio video dell’inchiesta) a tre classi di I, II e III Liceo Amaldi, sezione distaccata di Castelverde e Tor Bella Monaca, per un rielaborare con gli studenti alcune storie di vittime innocenti di mafia, cambiarne il finale e pubblicare le storie emerse su Instagram. I ragazzi hanno lavorato su Peppino Impastato, Ilaria Alpi, Cosimo Cristina, Pippo Fava e Don Cesare Boschin
 
Come autori di Un gioco di società e vincitori del Premio Morrione – Matteo, Maurizio e Ruggero – hanno partecipato alla fase finale del laboratorio con alcuni consigli pratici su come impostare il lavoro su Instagram. C’è stata anche un’introduzione iniziale sul ruolo di giornalista e verifica delle fonti.
 
“Gli studenti hanno creato dei bei testi, da lì hanno cominciato a pensare a Instagram. Erano molto coinvolti, capendo che Instagram può essere usato anche per contenuti più seri di quelli a cui sono abituati.” hanno raccontato gli autori. 
 
Vi terremo aggiornati.