I tutor. Dina Lauricella

    Tutor
    nona edizione del Premio Morrione

    Dina Lauricella è una giornalista di origine Palermitana. Ha scritto per diversi quotidiani e settimanali. La prima grande palestra è stata Radio Capital e nel 2007 è entrata a far parte della squadra di inviati di Michele Santoro, per i programmi televisivi “Annozero” (Rai 2), “Servizio Pubblico” (La7) e “Italia” (Rai2).

    Firma diversi speciali, tra cui La Mafia che cambia, nella quale parla in TV per la prima volta Angelo Provenzano, il figlio del super boss e Stato criminale, con ospite il falso pentito della strage di via D’Amelio, Vincenzo Scarantino.

    Nel 2014 vince, insieme a Sandro Ruotolo, il premio della critica al concorso “Ilaria Alpi”, per Inferno Atomico, un documentario sui rifiuti tossici in Campania. Nello stesso anno si aggiudica il “premio nazionale Paolo Borsellino” con la seguente motivazione: “Per la sua forte denuncia del sistema mafioso, degli intrighi della trattativa, per le sue interviste scomode, per il significativo contributo sui temi della legalità e della verità, per la sua passione e l’alto impegno professionale e civile. In generale per la tenacia, la grinta, il rigore con cui prosegue le sue diverse strade”.

    Coautrice del libro Dalla parte sbagliata – La morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di via D’Amelio, (Castelvecchi editore 2014, 2018), vincitore del premio “Marco Nozza” per in giornalismo investigativo. Nel 2019 pubblica con Einaudi Il Codice del disonore – Donne che fanno tremare la ‘Ndrangheta, che le è valso il “Premio letterario nazionale Salvatore Cambosu” e dal quale trae spunto il programma che ha scritto e condotto su Rai3: “Disonora il padre”.