Arianna Poletti

    Vincitrice Nona edizione del Premio Morrione con il podcast d’inchiesta Buco Nero

    Nata ad Aosta il 12 settembre 1995, Arianna Poletti si trasferisce in Francia per frequentare l’università, dove si laurea in Scienze Politiche presso la facoltà di Sciences Po Paris con specializzazione in storia del Mediterraneo e del Medio Oriente. Dopo un anno di scambio a Gerusalemme durante il quale realizza uno stage per il bimestrale Terre Sainte Magazine, frequenta poi la Scuola Superiore di Giornalismo di Lille (ESJ Lille).

    Durante il master, lavora come stagista presso il quotidiano locale francese Nice Matin seguendo da vicino le problematiche frontaliere e l’emergenza dei migranti a Ventimiglia. Dopo la pubblicazione di un’inchiesta sull’espulsione forzata dei migranti subsahariani da Israele, è assunta come tirocinante a Parigi per la redazione di Jeune Afrique, dove lavora fino a settembre 2019 occupandosi di Nord Africa e con cui continua a collaborare.

    A fine 2019 si trasferisce a Tunisi, da dove lavora per la stampa italiana e internazionale. Ha collaborato con Jeune Afrique, Street Press, Courrier International, Jeune Afrique, Trt world, Middle East Eye, IrpiMedia, Il Foglio, Fq Millennium, Il Manifesto, Radio Svizzera Italiana e altri media. Da settembre 2020 scrive per il magazine tunisino online Inkyfada. Dopo la pubblicazione del podcast Buco Nero con Gabriele Cruciata, lavoro investigativo con il quale ha vinto il Premio Morrione nel 2020, pubblica a settembre 2021 il suo secondo podcast, Fermata Nanterre, con cui vince la sezione italiana del concorso europeo per la produzione di un podcast indetto da Bulle Media e Sphera.

    Fa parte di FADA collective, un collettivo di giornalisti freelance italiani che si occupano di esteri lavorando sul campo.


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