L’inchiesta prosegue in trasferta. Tre quarti della nostra redazione mobile si è spostata per una settimana a Perugia per unirsi al gruppo dei volontari del Festival Internazionale del Giornalismo. Mentre Claudia, Federica e Filippo, si barcamenano tra una conferenza e un workshop, pianificando le interviste per la settimana a venire, Sebastian, arrivato solo nel weekend, continua a Roma il lavoro di marcatura e organizzazione del materiale video.
Il festival è l’occasione per incrociare persone esperte che ci danno qualche consiglio per la nostra inchiesta.
Tra gli incontri anche Diego, altro partecipante al Premio Morrione, con cui prendiamo una birra e ci scambiamo qualche impressione sull’andamento dei lavori.
Le interviste proseguono, l’argomento è ampio e si presta ad approfondimenti in più direzioni. Già da qualche giorno, rivedendo le prime immagini, ci siamo accorti di quale sia la parte più difficile di un lavoro di inchiesta: da una mole enorme di informazioni si deve definire, spesso a malincuore, il percorso da seguire. Scelte necessarie a restringere il campo in vista delle ultime importanti interviste.
Nelle scorse settimane siamo andati due volte alla Teche Rai per visionare materiale storico legato al tema che stiamo affrontando. Siamo andati anche a RaiNews24 a trovare il nostro tutor Fausto Pellegrini, che con occhio esterno ci ha dato qualche consiglio e ci ha aiutato a scartare qualche idea balzana. L’avvocato Vasaturo, invece, ha ironizzato sulle nostre eccessive preoccupazioni, a volte un po’ ingenue.
Tra levatacce alle 5 di mattina per effettuare qualche sopralluogo e visite agli ospedali (siamo certi che a breve avremo una laurea in medicina honoris causa) il tempo scorre velocemente e cresce la voglia di incastrare i pezzi e vedere il nostro racconto prendere forma.
Federica Delogu, Filippo Poltronieri, Claudia Torrisi, Sebastian Viskanic