Non è semplice raccontare ciò che è estremamente visibile. Diario delle finaliste Rugghia e Tessari

di Federica Tessari e Susanna Rugghia

“Non é come sembra”.

L’altro giorno io e Federica eravamo al telefono. Lei è sempre a Bruxelles, io sono sempre a Roma e incastrarsi non è facile in questo momento delle nostre vite, perché il lavoro è tanto e il tempo non sembra mai bastare per fare tutto. 

Per questo spesso ci sentiamo di sera, alla fine della giornata, tornando in macchina dal lavoro o a casa davanti al pc, in videochiamata. Oltre alle questioni più tecniche, alle interviste da fissare e a spuntare i punti della lista delle cose da fare, quando ci sentiamo è per noi un momento per parlare e soffermarci su dubbi  e pensieri. 

Abbiamo riflettuto sul fatto che, paradossalmente, non è affatto semplice raccontare ciò che è estremamente visibile, quello che vuole esserlo a tutti i costi. Quando si racconta qualcosa di cui nessuno parla si possono fare emergere le voci inascoltate, si possono generare narrazioni che non esistono. 

Ma cosa succede quando la rappresentazione di ciò che devi raccontare è la sua stessa essenza? 

Raccontare e fare un’inchiesta su ciò che non si nasconde ma, anzi, che per esistere deve mostrarsi continuamente è complicato. La postura che stiamo adottando è quella di fare un podcast che susciti più domande che risposte. 

Finalmente questo weekend ci incontriamo a Milano, registreremo delle interviste importanti e incontreremo Marco che ci sta aiutando insieme a Daria a dare una forma – e soprattutto un suono – al progetto.

Finalmente!