Attrezzature, documenti, pausa caffè. L’inchiesta ha inizio. Diario di bordo dei finalisti dell’8a edizione

di Mario Catalano e Vincenzo Pizzuto

Apriamo questa prima pagina del nostro diario con grande entusiasmo. È già trascorso il primo mese di lavoro. Sono esattamente trentuno giorni da quando si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle inchieste finaliste.

Due settimane per scegliere le giuste attrezzature da comprare. Vincenzo ha analizzato tutto in modo certosino: obiettivi, messe a fuoco, treppiedi, microfoni e tanto altro. Abbiamo calendarizzato interviste, sopralluoghi e viaggi da fare. Io, invece, ho iniziato ad analizzare informazioni, fonti e dati. Fiumi di carta da leggere, studiare e confrontare. Sono riuscito a trasformare una semplice stampante/fotocopiatrice in una macchina da guerra. «Sei sul pezzo», mi ha detto Chiara dopo qualche giorno.

Così le prime incertezze e i primi dubbi sono svaniti in un solo attimo, ma ne sono arrivati altri mille un secondo dopo. Ogni incontro con Vincenzo (studio fotografico, bar, casa o feste di compleanno), preceduto da un buon caffè, si trasforma subito in una riunione ed è sempre un buon motivo per fare il punto della situazione.

«Fai quel che devi, accadrà quel che può», queste parole di Roberto Morrione, che ci accompagneranno nel nostro affascinante, faticoso ma splendido viaggio, riassumono pienamente le fatiche di ogni giornalista. Adesso chiudiamo questa prima parte di diario. Io riprendo la mia penna e il mio taccuino, Vincenzo la sua macchina fotografica. Avremo giorni duri da affrontare e tanto da imparare.

 

Mario Catalano

Vincenzo Pizzuto