Ricordo il momento in cui ho capito, dopo giorni di ricerche, che dalla mia idea sarebbe potuta nascere un’inchiesta. Ero a Roma, e solo la luce bluastra del computer pervadeva la mia cameretta. Tutto quello che è successo dopo – la telefonata di Mara Filippi Morrione, la conferenza stampa a viale Mazzini, l’incontro con il mio tutor, Lorenzo Di Pietro – mi ha riportato lì: appunti sparpagliati sulla scrivania, mille schede aperte nel browser, e la luce sempre accesa. È la prima fase: scartabellare ordinanze e mappe catastali, decifrare paper scientifici e listini azionari, camminare su e giù mentre parlo al telefono con Lorenzo. Una sera, lui riesce a chiamarmi mentre guida verso l’aeroporto – lo prendo come un buon auspicio, per spiccare il volo.
Metto il taccuino nella borsa, e mi preparo a uscire.